«Vorrei avere più tempo». Quante volte diciamo questa frase? Spesso abbiamo la sensazione di rincorrere l’orologio, tutto il giorno, in una eterna corsa in cui non vinciamo mai. Possiamo al massimo arrivare a pari merito!
Una frase di Gandhi riassume tutto in poche parole:
Voi occidentali, avete l’ora ma non avete mai il tempo.
Come non essere d’accordo? La nostra vita è un incastro di impegni, in cui l’unica cosa che non riesce a trovare posto è il tempo per ciò che sogniamo di fare. È difficile trovare una pausa, perché il tempo di pause non ne fa. E sarebbe così bello se il nostro orologio, invece che avere 24 ore, ne avesse una in più, o almeno… non le avesse.
È il momento giusto per parlare di un modello di orologio che vuole cambiare la nostra sensazione del tempo.
Ma prima di tutto, cosa vogliamo cambiare nel nostro tempo?
A settembre l’orologio riparte
L’anno nuovo non inizia a gennaio, ma a settembre, e improvvisamente torni nella vita reale, quotidiana, dopo alcuni giorni di vacanza volati in un baleno. Ecco un nuovo giro del calendario, mese dopo mese, e continuamente un nuovo giro dell’orologio, giorno dopo giorno.
Il rientro a lavoro, nuove scadenze e impegni suddivisi in settimane. Il ritorno a scuola dei bambini: il “palinsesto” quotidiano delle loro attività torna a regolare le mattine e i pomeriggi delle nostre famiglie.
Il tempo pare tramare alle tue spalle: i momenti più belli passano così in fretta, e le giornate travagliate sembra non finiscano mai. Il quadrante del tuo orologio, diviso in 12 ore, sembra si sia alleato con il calendario, anche lui diviso in 12 parti. I cicli della quotidianità ripartono, ed è proprio ora che l’ansia cresce e dici la frase «vorrei avere più tempo».
Vorremmo tornare rilassati come nei giorni di vacanza, sereni e indipendenti, in cui decidevamo al 100% cosa fare e quando farlo.
Gli oggetti che scandiscono la tua vita
La sveglia è la prima cosa del mondo che avverti, ogni giorno. Una volta era un orologio che suonava all’orario impostato. Oggi hai la sveglia del cellulare, che si chiama allarme, e “impostare l’allarme” ti dà un non so che di inquietudine!
Dalla sveglia in poi, entri nel regno dell’agenda – cartacea o elettronica – che scandisce gli impegni. Scadenze da rispettare, impegni cui non mancare, appuntamenti ai quali non bisogna arrivare in ritardo.
E tutto il giorno, ad accompagnare le tue attività, il tic tac delle lancette dell’orologio. L’orologio da polso, l’orologio a muro, l’orologio della stazione o dell’ufficio…
Alla fine della giornata ti chiedi se sai davvero gestire il tuo tempo, oppure è il tempo a gestire te. Hai un orologio legato al polso, oppure è il tuo polso legato all’orologio?
Vorremmo avere più libertà di dire «questo sì», «questo no», «questo ora e quest’altro più tardi».
Il tempo senza lancette: l’orologio PICTO®
Il tempo è qui e ora, sempre e ovunque. Ma dipende da te esserne schiavo o no. Dipende da te rivoluzionare il modo in cui vivi il tempo.
L’orologio PICTO® è l’esempio di come si può avere un’idea del tempo senza esserne schiavi.
C’è un’unica lancetta – che segna i minuti – e un quadrante mobile che con un punto segna l’ora. Il design è composto solamente da un punto e una linea.
I suoi creatori – i danesi Steen Georg Christensen ed Erling Andersen – hanno voluto sfidare il pensiero tradizionale. Quante volte ti hanno detto «il tempo è denaro»? Probabilmente tante. L’ansia della produttività e dell’efficienza… è comunque ansia.
La visione di PICTO® è opposta, e propone sensazioni di libertà: avere l’orario esatto ma senza i numeri.
Sensazioni di indipendenza: ha una sola lancetta, che è sufficiente per far capire che ora è, e quanto è passato da quando hai iniziato a leggere questo articolo. Ma non abbastanza per far venire ansie e agitazione.
E anche sensazioni di armonia e pulizia, perché il design è minimale ma chiaro, esatto ma non severo.
Un tempo dolce
Avrai capito che l’orologio PICTO® non è un comune accessorio che segna le ore e i minuti. PICTO® rappresenta fortemente lo stile di vita che immaginiamo per noi, quando vogliamo un tempo dolce, che non ci tiene in una gabbia, ma traccia con naturalezza il percorso che ci farà attraversare la giornata.
Dirai: ognuno ha uno stile di vita diverso. È vero: alcuni hanno bisogno che la loro vita sia scandita e “comandata” da un orologio, da un calendario, da un’agenda. Se no andrebbero in confusione.
Altri, invece, hanno bisogno di più libertà, hanno bisogno di prenderselo, il tempo, invece di esserne dipendenti e rincorrerlo per tutta la giornata.
Tu da che parte stai?