I colori dell’arcobaleno sono una combinazione cromatica che ci è subito familiare, appena la vediamo. Che ci dà gioia, positività, serenità. E che indossiamo spesso – sia in vestiti che in gioielli – quando ci sentiamo bene e in forma.
Eppure, la maggior parte delle persone non ricorda esattamente quali sono i sette colori, qual è il loro ordine nell’arcobaleno e soprattutto qual è il significato di ciascuno di essi.
Riusciresti a dire quali sono, nell’ordine corretto, e quale significato hanno?
Se non lo sai, ti aiutiamo noi!
Quali sono i colori dell’arcobaleno e in che ordine si mettono
I sette colori dell’arcobaleno, in ordine, sono:
Perché l’arcobaleno ha proprio sette colori?
Per capire il numero esatto dei colori bisogna prima avere presente qual è il fenomeno naturale che dà origine all’arcobaleno. L’arco cromatico appare quando la luce del Sole attraversa le gocce d’acqua sospese nell’aria – per esempio dopo un temporale oppure vicino a delle cascate. La luce solare (bianca) attraverso le gocce si scompone nei colori dell’arcobaleno, come accade nel famoso prisma di vetro di Isaac Newton.
Inizialmente Newton aveva distinto cinque colori (rosso, giallo, verde, blu e violetto); successivamente è stato introdotto l’arancione. E il settimo? Sull’ultimo aggiunto, l’indaco, non tutti gli scienziati e i fisici sono concordi, poiché lo ritengono parte del blu. Convenzionalmente i colori della striscia dell’arcobaleno sono comunque considerati sette per richiamare l’analogia con le sette note musicali.
Che siano sei o sette, va detto che i colori che riconosciamo sono solo una minima parte rispetto alla totalità delle sfumature. Alcuni studi parlano di oltre un milione di sfumature di colore< impercettibili all’occhio umano: non le distinguiamo nitidamente, ma l’insieme delle frequenze cromatiche rende questo spettacolo una delle cose più belle che possiamo vedere in natura!
Il significato dei colori dell’arcobaleno
I colori dell’arcobaleno hanno ciascuno il loro significato: tradizioni millenarie, simbologie religiose, antiche medicine orientali, ci dicono molto sull’“influenza” che queste sfumature cromatiche hanno sulle nostre vite.
Rosso
Il rosso è simbolo di forti emozioni. Amore, passionalità, movimento. Rappresenta il primo dei sette chakra, posizionato nel perineo all’altezza degli organi genitali. È associato alla sicurezza, al radicamento e agli aspetti più materiali della vita.
Anche se nella vita quotidiana è un colore meno usato rispetto agli altri (negli oggetti e nei vestiti), ha il potere di mettere in circolo l’energia mentale e fisica ed è ideale per chi ha bisogno di stimolo e movimento.
Arancione
L’arancione è la creatività e la fantasia. Ma è anche un colore che esprime entusiasmo, allegria, armonia interiore. È spesso associato all’estate, e quindi al periodo dell’anno più spensierato, in cui abbiamo voglia di vivere all’aria aperta e nella pace dei sensi.
È la connessione dei piaceri del corpo (come il sesso e il cibo) e il benessere dell’anima (positività e ottimismo). È il colore associato al secondo chakra situato nel basso ventre; in cromoterapia viene utilizzato per combattere la depressione e l’introversione.
Giallo
Il giallo è un colore complesso e molto appassionante, per le sue diverse sfaccettature. Il suo significato è legato alla luce, all’intelletto, all’innovazione, al sapere. Ma è anche associato alla menzogna, al tradimento e alla follia.
Identifica il terzo chakra, localizzato nella zona del plesso solare (tra ombelico e sterno), definito chakra del potere. definito chakra del potere. È simbolo della nostra capacità di azione e di forza interiore per reagire e superare le vicissitudini quotidiane. Nel Buddismo è un simbolo di saggezza.
Verde
Il verde è il colore della natura o della speranza? Di tutti e due! Il motivo è perfettamente comprensibile: in natura è il colore della nascita e crescita della vegetazione, e dunque è psicologicamente legato alla speranza di vita nuova e abbondanza.
È associato al quarto chakra, quello del cuore. L’equilibrio vitale, la calma, la stabilità interiore, l’autostima: il verde ha un significato universalmente positivo. Non a caso è convenzionalmente usato per indicare tutte le situazioni “positive”, come un via libera a un semaforo o in un qualsiasi passaggio.
Blu
Il blu rappresenta l’intelletto, la serenità emotiva, l’infinito dello spazio. In particolare evoca la profondità del mare e degli oceani, la notte, lo spettacolo del cielo che ci collega con l’universo. È considerato come “energia fredda” che ci infonde calma, riposo e armonia.
Per i cinesi e per il Buddhismo il blu è il colore dell’immortalità. In molte culture orientali, è la tonalità che richiama il mondo delle divinità, con il significato di purezza, ma anche di magia e mistero. È il colore del quinto chakra, collocato all’altezza della gola.
Indaco
L’indaco è la tonalità più “particolare” e misteriosa dell’arcobaleno, tra il viola e il blu. È associato alla meditazione, alla spiritualità e alla concentrazione. È il colore che simboleggia il divino.
Rappresenta il ponte tra il mondo cosciente e quello subcosciente: è associato al Grande Chakra del Terzo Occhio, ovvero l’Ajna chakra (il sesto, localizzato tra la fronte e le tempie) che dona l’abilità di vedere ciò che è nascosto.
Violetto
Il violetto e tutte le sue diverse sfumature – tra cui porpora, magenta e ovviamente il viola – ha assunto nei secoli numerosi significati molto diversi tra loro. È sicuramente un colore ricco di mille simbologie. Il chakra a cui è collegato è il settimo, situato sulla punta del capo.
Il viola, nella psicologia dei colori, è un colore regale e legato al potere, alla nobiltà, al lusso. Nel cristianesimo è indossato dai celebranti nelle liturgie, con il significato di purificazione. In molte tradizioni simboleggia l’occulto, l’inconoscibile.