Hai mai avuto occasione di fare un viaggio a Istanbul? Se sì, sai sicuramente quanto è facile restarne innamorati. Le esplosioni di colori nei mercati, il cibo con i suoi intensi profumi e spezie, l’Europa e il Mediterraneo che incontrano l’Oriente.
L’Oriente si svela nelle architetture, nella lingua e nell’abbigliamento, ma anche nei gioielli e bijoux che le donne indossano. Gli artigiani e orafi di Istanbul sono depositari di un’arte millenaria che ha fatto scuola in tutto il mondo. Uno di questi è Kurshuni, che collabora con Aibijoux, e vive e lavora nella capitale turca.
Cos’è che rende la città così affascinante? Ecco qualche piccola suggestione tratta dalla quotidianità di questa meravigliosa capitale, vissuta “da dentro”, al di fuori dei normali itinerari turistici.
Visitare l’atelier di Bedri Rahmi, pittore e poeta turco
Il pittore e poeta Bedri Rahmi è uno tra gli artisti più importanti del Novecento turco. Dopo la sua morte nel 1975, il suo atelier viene aperto due volte all’anno per turisti, cittadini, appassionati d’arte. A maggio ho avuto la fortuna di trovarmi a Istanbul proprio durante una di queste aperture, e non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di visitare il luogo in cui sono nate le sue opere e le sue poesie.
Per ognuna di queste aperture viene organizzata una vendita di beneficenza. Ho visto bellissimi teli originali stampati in xilografia (una tecnica di incisione sul legno), e tante altre stampe delle opere di Bedri Rahmi.
I sapori di Koz, negozio nel cuore di Istanbul
Koz è un must per chi vuole visitare una bottega tipica di Istanbul. Koz è un negozio, anzi “il” negozio, che vende frutta secca a Istanbul. Quella che da noi è relegata in una manciata di bustine in un piccolo ripiano al supermercato, a Koz occupa tutto il locale, in una sorprendente varietà di tipi e colori.
È uno di quei negozi che non solo fanno venire fame, ma anche tanta voglia di scattare foto, perché i pattern creati dai contenitori di frutta secca sono fantastici.
Lo “street food” di Istanbul
Chi non è stato a Istanbul può pensare che il cibo di strada turco sia soprattutto kebab e felafel. Non è così: c’è un’incredibile varietà di cibo “da asporto”, per tutti i gusti. Io adoro il Nar Suyu, cioè il succo di melograno, che viene spremuto sul momento e costa pochi centesimi a bicchiere. Si trovano ovunque anche i Simit, che sembrano i bagel ma sono delle ciambelle al sesamo, ripiene di formaggio o senza.
In ogni angolo delle strade di Istanbul si è circondati di odori, colori e sapori. La bellezza di questi negozi e banchetti è che propongono i sapori locali, con gusti unici e inconfondibili e a pochissimo prezzo. Mentre in Europa siamo abituati all’onnipresenza delle catene internazionali dello street food, che offrono cibo piuttosto standardizzato, nei quartieri di Istanbul si trova di tutto. Il cibo tipico turco, con tutte le sue mille varietà, è un ingrediente fondamentale del caos colorato delle vie cittadine!
I gioielli turchi tra arte e artigianato
Ogni mio viaggio a Istanbul è l’occasione di passare dallo studio di Lokman Kursunlu, designer del marchio Kurshuni di gioielli d’autore. Anche questa visita è un’immersione nell’anima della Turchia: il gusto millenario per il gioiello è una caratteristica importante di questa terra. E Kurshuni ne è un grande interprete.
Incontrare Kurshuni è sempre un grande piacere. Ma soprattutto, è bello vedere come lavora l’argento e seleziona i materiali, scoprire in anteprima i nuovi prototipi, dialogare insieme sulle sue nuove idee per le collezioni stagionali.
Già abbiamo parlato di alcuni modelli che rappresentano la Mano di Fatima: il talismano di Hamsa e l’occhio di Allah sono simboli che hanno fatto il giro del mondo. Nelle botteghe orafe di Istanbul l’arte e l’artigianato si incontrano, e danno vita a gioielli con un valore che va al di là di quello esclusivamente ornamentale.
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