Natale a Roma
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Natale a Roma: la grande bellezza si veste a festa

Il Natale è senza dubbio uno dei momenti più suggestivi dell’anno ed è per molti occasione di vacanza e di soggiorni in città vestite a festa. Roma rimane sempre una delle mete prescelte non solo per la particolare bellezza e magia che esprime in quei giorni, ma anche per la grande offerta culturale: spettacoli, concerti, mostre. Per gli acquisti, per il cibo, per le luci, o, semplicemente, per passeggiare nel centro storico inebriati dall’odore delle caldarroste che si vendono agli angoli delle strade.

Per chi è disposto a tralasciare i tour classici della Grande Bellezza, evitando di fare lo slalom tra i selfie, ma con tanta voglia di vivere una città “più soft”, suggeriamo qualche indirizzo o iniziativa da segnare in agenda.

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Foto del Vaticano di Giuseppe Milo

Mercatini e villaggi di Natale a Roma

Per scegliere i regali da far trovare sotto l’albero, è sempre utilissimo fare una passeggiata nei mercatini. A Roma ne troviamo tanti, vivaci e ricchi di sorprese. Alcuni allestiti all’aperto, altri in location d’eccezione.

Mycupoftea’s for Xmas è al Palazzetto in vicolo del Bottino (zona Piazza di Spagna). Una trentina di espositori di elegante stile vintage propongono atelier di composizioni floreali, decorazioni natalizie, centritavola, olii essenziali. Non mancano le specialità gastronomiche, come in ogni buon mercatino.

The Christmas City si trova all’Ex Dogana nel quartiere di San Lorenzo. È uno spazio dedicato ai bimbi, organizzato come una vera Cittadella dei Balocchi. In questi 160 stand si può trovare di tutto: oltre ai giocattoli per i bambini, ci sono tante curiosità d’artigianato giapponese e sorprendenti oggetti vintage.

Fra gli altri, segnaliamo anche il Villaggio dell’Altro Natale, al Testaccio, nella Città dell’Altra Economia: 60 espositori propongono sia giochi per i bambini che curiosità per i più grandi. I gazebo bianchi del mercatino di Piazza Mazzini invece sono ricchi di abbigliamento, arredamento, oggetti per la casa. Ad Artigiane al Maxxi, nella caffetteria del museo di Zaha Hadid, artigianato chic tra bijoux e abbigliamento.

L’arte e la musica a Natale

Visto che abbiamo citato il Maxxi, non perdetevi una visita al museo, con la retrospettiva che celebra i quarant’anni dalla scomparsa di Gio Ponti. Per chi non lo sapesse, c’è anche la mostra dedicata ad Altan e al suo mondo, tra disegni originali, poster, illustrazioni, fino alle bozze e agli schizzi. Ed ancora, Elisabetta Catalano, Alberto Garutti, Enzo Cucchi: solo alcuni tra i nomi a cui sono dedicate le iniziative in corso.

Da lì bastano pochi passi verso la collina dei Parioli e si arriva all’Auditorium Parco delle Musica con un cartellone pieno di concerti ed iniziative per ogni genere e gusto musicale. Dal 22 al 31 dicembre Fondazione Musica per Roma, IMF Foundation presentano il Roma Gospel Festival che è il più importante festival gospel europeo, davvero da brividi (e non certo per via del freddo).

Prima di lasciare il quartiere Flaminio e procedere verso il centro è d’obbligo assaggiare una amatriciana o una gricia da Mamma Mia, dove i piatti hanno sempre il sapore della buona cucina di casa.

Le boutique e l’artigianato di valore romano

Con il tram n. 2 o in bicicletta, in 5 minuti, si arriva a Piazza del Popolo. Proprio lì, a un passo, iniziano Via dell’Oca e via della Penna, un’unica strada con due nomi diversi, collegati tra loro. Un tempo c’erano i mercati e si spennavano le oche (ecco spiegati i due nomi!), oggi invece è tutto diverso. È una zona elegante, dove si sentono profumi provenienti dal negozio di Eau d’Italie, dove si trova arte e artigianato made in Italy racchiuso in piccole botteghe e atelier. In vista del Natale, questo incrocio di strade si veste a festa all’insegna del bello e ben fatto italiano.

Da queste parti Cristina Bomba, definita “la sacerdotessa del minimal chic romano” ha trasformato la sua boutique in un “salotto” animato da presentazioni di libri, celebrazioni di autori, o anche solo incontri per gli auguri, un the e due chiacchiere. Poco più in là si possono trovare i cappelli di Antica Manifattura creati con maestria artigiana da Patrizia Fabri.

In via della Penna 60 c’è Bang, boutique di alta moda femminile fatta a mano. La tradizione qui è di famiglia: la madre dell’attuale proprietaria, Maria Vittoria Maresca lavorava per Chanel nella sartoria, al primo piano, aperta nel 1925.

E per scaldarsi con un the, o fermarsi per l’aperitivo, basta attraversare la strada e c’è l’Hotel Locarno, che con il suo mobilio anni venti e il suo giardino d’inverno ha preso il posto del Caffè Bar Rosati dove Flaiano, Monicelli prendevano il caffè e del bar Canova dove Fellini, Zapponi, Age e Scarpelli erano di casa.

I dolci di Natale

Se poi è vero che a Natale siamo tutti più buoni e “dolci” allora gli indirizzi imperdibili fuori dai circuiti conosciuti ai più sono: le pasticcerie Regoli e D’Amore. Due pasticcerie di tradizione l’una di fronte all’altra, in via dello Statuto all’Esquilino. La prima toscana (eccellenti il panforte, i ricciarelli ma è anche famoso per i migliori maritozzi della città), la seconda napoletana (struffoli, rococò, raffioli e mustaccioli per la tavola del 25 dicembre vanno prenotati con un po’ di anticipo). A pochi metri di distanza da questi due gioiellini, in via Merulana, si rimane incantati dalle vetrine di Panella cariche alberi di Natale, di Befane o dalla meravigliosa Giostra con i cavallucci: tutto rigorosamente di pane. Vere e proprie sculture che incantano grandi e piccini, oltre a stelle di cioccolato e presepi di marzapane.

Spazi culturali da scoprire

Sempre sullo stesso lato della via c’è un altro indirizzo che merita una visita, in via Merulana n.68. Il negozio di antichità di Adele de Luca, una vera istituzione nel quartiere e non solo data la sua vocazione internazionale. In questo piccolo negozio, che conserva autenticamente il mobilio della cappelleria di inizio secolo che lo abitava, è possibile trovare accessori da riporre sotto l’albero (i suoi pacchetti sono fatti con raffinati sacchetti di broccati o stoffe inglesi rigorosamente cuciti a mano) oggetti, mobili e tappeti e libri antichi selezionati con buon gusto e competenza.

Per una pausa in relax, è molto piacevole fermarsi alla Caffetteria di Palazzo Merulana, un nuovo spazio culturale nel cuore del quartiere Esquilino. Un tempo sede dell’Ufficio di Igiene, inizia ora nuova vita grazie al progetto di riqualificazione progettato da una coppia mecenati romani. Nell’ambito di questo progetto, hanno compreso anche l’esposizione della loro collezione di opere d’arte italiana del primo Novecento.

Un altro esempio di mecenatismo recente è il nuovo spazio Rhinoceros (inaugurato ad ottobre 2018) realizzato dalla Fondazione Alda Fendi – Esperimenti all’interno di un palazzo storico, ripensato da Jean Nouvel, che si trova presso la Cancellata Arco di Giano, in Via di San Giovanni Decollato. La filosofia della Fondazione, dal 2001, è di promuovere sperimentazioni che oltrepassano i confini convenzionali tra le forme d’arte. In questa vera e propria città dedicata all’arte in ogni sua espressione, la ricerca e la creatività dialogano e trovano la loro sede ideale.

Imperdibile il terrazzo che ospita il ristorante del brand francese di caviale Caviar Kaspia, con cucina d’ispirazione franco-russa, dalla mattina alla sera. Ci troviamo all’ultimo piano: da qui la vista sulla città è eccezionale.

Un tour gastronomico in vista del cenone

Lasciando il Foro Boario e andando verso il Ghetto, attraversiamo la zona giusta per un’ottima spesa nelle “botteghe del gusto”, per esempio da Roscioli (via dei Giubbonari 21), negozio gastronomico molto chic, o da Beppe e i suoi formaggi (via Santa Maria del Pianto), ideale per un’ottima colazione con pane, ricotta e caffè. Per uno street food di alta qualità si deve fare un salto al ristorante La Rosetta al Pantheon, da sempre uno dei migliori ristoranti della Capitale, che ha appena aperto “una finestra sulla strada” dai cui fa uscire freschissimi calamari fritti, arancine di pesce ed altre prelibatezze della sua cucina.

Il tour gastronomico a caccia di ricercate prelibatezze può continuare da Volpetti a Testaccio (via Marmorata 47) e da Ercoli (via Montello 22), che importa direttamente il caviale dalla Shilat e si è trasformato, da antica norcineria, in un riferimento fisso per i buongustai. Salumi e formaggi sono anche la specialità di Fratelli Ciavatta, salumeria a Fontana di Trevi (via del Lavatore 31).

Per chi ama frutta, verdura, biscotti? C’è la frutteria Pomarius (via Raffaele Paolucci 61) vicino a Villa Pamphili. Infine, per farsi consigliare su cosa stappare per il brindisi di Capodanno, basta entrare da Trimani in via Goito, da Costantini a Piazza Cavour o in alternativa all’Enoteca al Parlamento.

E a questo punto… Prosit!

Sfoglia la gallery per scoprire i nostri consigli su cosa mettere in valigia per il Natale a Roma!


Sara Majo è nata in Cilento e vive a Roma da più di trent’anni. Gitante e viaggiatrice da sempre, è una curiosa buongustaia, amante del buon gusto. Nei suoi viaggi porta sempre con sé una caffettiera elettrica in valigia: non fosse altro – sostiene – che è un pezzo di storia del nostro paese molto apprezzato all’estero!


Foto in copertina di George Rex.